domenica 25 marzo 2012

Un saluto al sergente Silvestri

ROMA - Un attacco a colpi di mortaio ad una base italiana in Afghanistan. Un morto e cinque feriti, due dei quali in condizioni critiche, uno in particolare gravissimo. Con il sergente Michele Silvestri l'elenco delle vittime sale a cinquanta, mentre i Servizi segreti avvertono che, di questo passo, il processo di transizione rischia di fallire. L'Idv e il Prc tornano a chiedere il ritiro del contingente, mentre per il Pd occorre ''ricalibrare gli obiettivi della missione''. L'AVAMPOSTO ICE - La 'Fob' (Forward operative base) 'Ice' e' una base avanzata italiana incastrata tra il deserto e le montagne del Gulistan, nella provincia di Farah, a ridosso del profondo sud 'talebano'. Siamo nel settore sud-est dell'area occidentale del Paese, dove sono schierati i 4.200 militari italiani della missione Isaf. Nei prossimi giorni ci sara' l'avvicendamento al comando tra la brigata Sassari, che torna a casa, e i bersaglieri della Garibaldi, che gia' da alcuni giorni presidiano il Gulistan e Bakwa con la task force south-east.

L'ATTACCO - 'Ice' e 'Snow', l'avamposto li' vicino (dove venne ucciso l'alpino Miotto), sono due fortini che quasi ogni giorno vengono presi di mira dagli 'insorti'. Stavolta l'attacco comincia di buon ora. Sparano colpi di mortaio, ma nessuno centra l'obiettivo. Sembra tutto finito, ma nel pomeriggio (sono le 18, le 14.30 in Italia), si ricomincia. Ora la mira e' piu' precisa ed una o piu' bombe cadono nel perimetro della base. Si alzano in volo gli elicotteri d'attacco Mangusta e la minaccia viene ''neutralizzata''. Ma la tragedia si e' gia' consumata

LA VITTIMA E I FERITI - Il sergente Michele Silvestri - campano di 33 anni, sposato, un bambino piccolo, in servizio presso il 21/o reggimento Genio Guastatori di Caserta - era arrivato solo da 10 giorni in Afghanistan. E' lui ad avere la peggio. Viene subito soccorso, ma le schegge lo hanno dilaniato. Per lui non c'e' niente da fare. Cinque i feriti, tra cui gravissima una soldatessa, Monica Graziana Contraffatto, 31 anni di Gela, volontaria di truppa in forza al 1/o Reggimento Bersaglieri di Cosenza.Nell'attacco rimangono feriti due suoi commilitoni, entrambi calabresi,Nicola Storniolo,di Nicotera (Vibo Valentia), e Salvatore De Luca, di San Giovanni in Fiore (Cosenza). Ad avere la peggio tra i due e' De Luca, che e' stato comunque stabilizzato. Storniolo, invece, ha riportato lievi ferite e le sue condizioni non destano alcuna preoccupazione.Gli altri due militari feriti sono uno del 41/o reggimento artiglieria 'Cordenons' e l'altro del 21/o reggimento Genio Guastatori di Caserta, lo stesso di Silvestri. A parte uno, medicato sul posto, gli altri vengono trasportati in elicottero nella base della coalizione piu' vicina, quella americana di Delaram, dove c'e' il quartier generale del Regional command south-west. Con Silvestri salgono a cinquanta le vittime italiane dal 2004.

ANSA.it

Il mio più vivo cordoglio alla famiglia.

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