venerdì 15 aprile 2011

Ecclesiaste,ovvero i moniti per lo stolto


image.jpeg

L'Ecclesiaste  tratta problemi dell'uomo di ogni tempo,concernenti il tema della vanità connessa al senso della vita,al rispetto della legge di Dio.
Temi abbastanza complessi! 

"10 Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. 11 Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però è che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. 12 Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; 13 ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. "

 Il problema dell' eternità è la mortalità dell'uomo,che poi alla fine non un problema.La morte dà senso alla vita e da senso alle scelte che facciamo.Almeno lo è per me!

''16 Ma ho anche notato che sotto il sole al posto del diritto c'è l'iniquità e al posto della giustizia c'è l'empietà. 17 Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. 18 Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie.''

Basta aprire un giornale per capire che in duemila e passa anni l'uomo non è migliorato moltissimo.Tra l'altro l'uomo è l'unico animale che non uccide un suo simile per ragioni di sopravvivenza .Bel primato che abbiamo nel mondo 'animale'.


''7,1 Un buon nome è preferibile all'unguento profumato
e il giorno della morte al giorno della nascita.
2 È meglio andare in una casa in pianto
che andare in una casa in festa;
perché quella è la fine d'ogni uomo
e chi vive ci rifletterà.
3 È preferibile la mestizia al riso,
perché sotto un triste aspetto il cuore è felice.
4 Il cuore dei saggi è in una casa in lutto
e il cuore degli stolti in una casa in festa.
5 Meglio ascoltare il rimprovero del saggio
che ascoltare il canto degli stolti:
6 perché com'è il crepitio dei pruni sotto la pentola,
tale è il riso degli stolti.
Ma anche questo è vanità.
7 Il mal tolto rende sciocco il saggio
e i regali corrompono il cuore.
8 Meglio la fine di una cosa che il suo principio;
è meglio la pazienza della superbia."

 Un passo molto controverso ,voglio essere felice ma non posso esserlo in modo dissoluto.Devo superare il significato superficiale per andare più a fondo.
Già ma fino a che punto e a quale costo?
La mia casa è in lutto ,spero di capire il precetto ex 7,2 perchè al momento ne farei volentieri a meno.

Poi c'è il ruolo del saggio,quante volte riceviamo un ammonimento per i nostri comportamenti?è preferibile la compagnia di una persona che ti ammonisce piuttosto di uno che tace,avallando omissivamente una certa condotta da evitare.Quante volte incontriamo un "saggio"?



"19 La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città. 20 Non c'è infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi. 21 Ancora: non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te, 22 perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri."

Le dicerie :la vita sociale,i social network le relazioni  pubbliche.
Si ricorda in modo abbastanza chiaro e diretto che l'uomo è fallibile ,anche il migliore.

"9 Godi la vita con la sposa che ami per tutti i giorni della tua vita fugace, che Dio ti concede sotto il sole, perché questa è la tua sorte nella vita e nelle pene che soffri sotto il sole. 10 Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare."

 Qui il pensiero diviene molto duro e pessimista, alla Savonarola (memento mori!).Tuttavia è anche vero quello che si legge,la morte pone dei limiti all'uomo,sta a lui non avere rimorsi per l'incompiuto .

"17 Le parole calme dei saggi si ascoltano
più delle grida di chi domina fra i pazzi.
18 Meglio la sapienza che le armi da guerra,
ma uno sbaglio solo annienta un gran bene."

In questo periodo di guerre e rivoluzioni queste parole dovrebbero rimbombare nelle orecchie dei governanti.

"13 Conclusione del discorso, dopo che si è ascoltato ogni cosa: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo per l'uomo è tutto.
14 Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, tutto ciò che è occulto, bene o male."

La soluzione è molto sintetica e chiara,maggiore è per me garantire la retta applicazione,vista la mia inevitabile fallibilità .Questo non giustifica le mie mancanze e miei errori,di cui sono sempre responsabile.E' vero che è più facile da dirsi che a farsi.Questi sono moniti,si invita e basta ,spetta all'uomo,fallibile ma altresì libero fare le sue scelte.Cioè alla fine spetta solo a me.

(sono libere valutazioni,non ho alcuna pretesa dottrinale,le posizioni espresse sono soggettive,ogni critica è ammessa,purché motivata)


( fotogramma tratto dal film "PLATOON" di Oliver Stone, 1987)

Nessun commento: