mercoledì 8 aprile 2009



Questa mattina,alle 6.46 ho preso il treno in direzione milano cadorna per assistere ad un udienza in corte d'assise ;l'indagato è Sergej Dragan con capo d'imputazione di omicidio.Uccise soffocando un noto ginecologo milanese.

L'architettura del tribunale è molto fredda e geometrica,come si vede nella foto,con colonne altissime che rendono piccolo il visitatore.Al contrario le aule,almeno quelle che ho visto al primo piano,sono molto piccole dando un senso di claustrofobia e di asfissia,che diventa reale se la giornata è calda o malauguratamente i caloriferi non sono spenti.Il metal detector all'entrata ricorda molto il check in dell'aereoporto,così come le montagne di documenti che si vedono passare spesso come se fossero le nostre valige che vengono imbarcate sulle piste di decollo.Chi è un "non addetto ai lavori" cammina con piede veloce ,ha lo sguardo irrequieto,cerca di trovare la propria destinazione senza essere in ritardo.Spesso l'agitazione porta ad un tono di voce più elevato che genera una serie bisbiglii che riempono il grande spazio tra il soffitto e il pavimento.

Essendo il corso di procedura penale ancora molto lontano dai miei corsi del secondo anno,posso dire di aver capito qualcosa delle motivazioni in diritto ,grazie al senso comune e alle nozioni di penale I.Morale della favola:il Pm ha sollevato delle eccezioni chiedendo di rinviare la data del processo per permettere ad altri indagati,ora latitanti,di poter sedere in giudizio assieme a chi oggi,anche se con ritardo,era presente.Richiesta accolta,rinvio al 6 luglio

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