domenica 27 novembre 2011

Fabio

Auguri di Buon Compleanno, anche se con un giorno di ritardo!
Seppur giovane,mi hai insegnato il coraggio nell'affrontarr e accettare il dolore;una lezione che ancora oggi serbo nel mio cuore.

Chi era Fabio Aletti

domenica 20 novembre 2011

Shalom Blitz!

Riporto le parole che la sig. Ester Poncato,mamma di Giovanni , ha pronunciato durante il funerale di suo figlio: «Non ricordatelo in maniera nostalgica, sentimentale ed emotiva. Ma con la vostra vita. Giocatevela fino in fondo per lui. Io ci credo veramente che adesso mio figlio è in un luogo migliore. Non lascerà mai sola la sua famiglia e i suoi amici».

Provo molta ammirazione per il coraggio di quei genitori che sono chiamati a affrontare situazioni come queste,manifestando la loro fede nel momento più difficile ,quello del confronto con il mistero della morte.

Essendo ,l'uomo, fatto di carne e ossa,io credo,che ,in ogni caso,per poter approdare ad un confronto in senso Cristiano,debba prima digerire la morte nella sua dimensione fisica,come perdita,mancanza materiale.Altrimenti,credo,non ci si potrebbe avvicinare in modo adeguato alla morte,nel suo significato più profondo e trascendente.Sarebbe una come leggere la soluzione del problema di geometria senza mettersi lì a fare i calcoli.

D'altronde anche Gesù piange la perdita di Lazzaro

Gv 11:17-43

17 Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. 18 Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia 19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. 20 Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21 Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22 Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà». 23 Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». 24 Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?». 27 Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».
28 Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama». 29 Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui. 30 Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. 31 Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: «Va al sepolcro per piangere là». 32 Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». 33 Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: 34 «Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35 Gesù scoppiò in pianto. 36 Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!». 37 Ma alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?».
38 Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. 39 Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni». 40 Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?». 41 Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. 42 Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43 E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».


Tralatro molti rimproverano Gesù di Essersi risparmiato con Lazzaro per non averlo salvato, come dire che il mancato intervento sia equivalente al causare dell'evento(art 40 cpv. Cp.) come se fosse una sorta di punizione inflitta.

Però,tornando,al monito testè riportato,io credo che esso sia un messaggio che dovrebbe essere portato a tutti coloro che hanno perso qualcuno di caro. Questo per poter affrontare la perdita in mniera "propositiva",raccogliendo il testimone di chi non c'è più, per proseguire poi la strada da lui intrapresa,perpetuando quotidianamente la sua memoria.Senza dimenticare il dato umano del dolore,sempre presente e che ,inevitabilmente ,ma anche necessariamente,deve essere affrontato.

Risposta facile ad un grosso problema?

se l'avessi detto io, io stesso avrei risposto di si.
ma non è stato così.
l'autorevolezza della fonte mi -ci- permette di meditarci un po'su.

Shalom!

venerdì 4 novembre 2011

"Pittori che si possono chiamare romanticisti "(Giovanni Bizzozero )



Un incidente in moto a Milano è costato la vita a Giovanni Bizzozero. Ventitre anni, studente di veterinaria era molto conosciuto a Varese per il suo impegno nel gruppo scout AGGS Varese 2. Era molto legato all'esperienza di Radio Missione Francescana e aveva una grande amicizia con la famiglia di Carlo Chiodi.
"Faceva parte dei protagonisti del presepio vivente - raccontano alcuni amici - ed era un ragazzo d'oro, solare, gioioso, sempre attento agli altri".
Sul suo profilo Facebook iniziano ad arrivare messaggi di cordoglio.
Stasera alle 21 si terrà una veglia nella basilica San Vittore.




Ciao Giò

giovedì 3 novembre 2011

2 Novembre




Il ricordo è una fiamma che non voglio spegnere.

REQUIEM aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis. Requiescant in pace. Amen.